domenica 18 ottobre 2009

One Outs

Titolo: One Outs
Regia: Yuzo Sato
Genere: Spokon
Studio: Madhouse
Episodi: 25

Il One Outs, da cui la serie prende il titolo, è un gioco d'azzardo basato sul baseball, in cui vediamo sfidarsi un lanciatore e un battitore, tre tiri decideranno il vincitore della sfida e della posta in gioco. È questo il mondo di Tokuchi Toua, già molto conosciuto nel giro e affermatosi come lanciatore imbattibile. La sua bravura non nasce da prestazioni fisiche elevate, ma dalla sua astuzia: riesce a sopraffare il suo avversario con bluff continui, col suo sguardo lo sottomette, lo porta a sbagliare, gli legge la mente come se fosse un libro aperto, insomma un demonio (qui sicuramente vi sarà venuto in mente Hiruma di Eyeshield 21, personaggio a lui molto simile anche esteticamente).



La storia ha inizio con il ritiro di Hiromichi Kojima ad Okinawa, abile battitore professionista dei Lycaons, insieme a due compagni di squadra. Uno di questi si ferisce ad una mano e non può più aiutare nell'allenamento Kojima, così decide, insieme all'altro, di cercare ad Okinawa un lanciatore provvisorio, trovando il succitato One Outs. Vengono convinti a scommettere una cifra pari a qualche migliaio di yen, o almeno è ciò che loro credono, essendo in realtà la posta in gioco in dollari, il che li porta ad indebitarsi pesantemente. Sarà Kojima a rimettere le cose a posto, affrontando alcuni lanciatori fino ad incontrare Toua. Sarà qui che ha inizio l'avventura di Tokuchi Toua nel mondo professionistico, proprio nei Lycaons, insieme al già citato Kojima, ad Ideguchi, il ricevitore, e ad una squadra fino ad allora poco motivata per via delle molte sconfitte subite, dovute principalmente all'avidità del presidente del team interessato solo ai guadagni. L'ingaggio di Toua è infatti particolare, il giocatore non partirà con uno stipendio fisso, ma verrà deciso in base alle prestazioni sul campo, ovvero un guadagno di 5.000.000 di yen per ogni battitore che eliminerà ma una perdita di 50.000.000 di yen per ogni punto che subirà. Toua dovrà riconsiderare la sua idea di avversario, essendo ora di fronte a giocatori di alta classe, in grado di metterlo alle strette grazie alla loro tecnica e di obbligarlo a giocare tutte le sue carte. Vedremo infatti una serie interminabile di trucchi, bluff e scorrettezze, da parte degli avversari ma soprattutto da parte del protagonista che di certo non sarà apprezzato per la bontà che contraddistingue buona parte dei personaggi principali degli spokon.



Passando all'aspetto tecnico ci ritroviamo davanti un prodotto che non eccelle per ost, avendo quasi sempre in ascolto la voce del telecronista, immancabile negli spokon, che ci aiuterà a capire ciò che avviene e qualche regola che magari non conosciamo. Il tifo non mancherà, e preparatevi a "dover sopportare" una folla di tifosi armati di tamburi e trombette. Per quanto riguarda le musiche di apertura e di chiusura, troviamo una sola opening e una sola ending, sebbene siano molto gradevoli. Le animazioni sono più che buone, molto fluide, e il disegno, superiore al manga, è molto dettagliato e preciso. Passeremo ben presto dall'oscurità dei vicoli di Okinawa al luminoso prato verde degli stadi, atmosfera sempre accolta benissimo dai fan degli spokon. Il character design è molto realistico e ci aiuta a comprendere bene che tipo di personaggi abbiamo davanti semplicemente vedendone le espressioni (nessuno vedendo Toua direbbe si tratti di un bravo ragazzo). La longevità è sì ottima, mantenendosi su un livello di 25 episodi, media più che apprezzata, ma uno spokon ha bisogno di molto di più, e lo sapete, quindi ci aspettiamo tutti una seconda serie satura di bastardaggine, tamarraggine e facce da poker (yeah!).



Se siete appassionati di baseball la serie vi piacerà, ma non aspettatevi un prodotto alla "Tommy, la stella dei Giants" o alla "Touch" dato che, come ho detto, il protagonista sarà ben diverso dai soliti e l'intera struttura dello spokon si mantiene su canoni diversi, in parole povere più vicino ad un seinen che ad uno shounen, quindi senza tiri missilistici o salti con l'asta senza...asta. Non aspettatevi nemmeno un approfondimento delle squadre avversarie, rimanendo semplici ostacoli da superare (sebbene presentino i loro assi nella manica che Toua dovrà sopraffare), e neanche degli altri giocatori dei Lycaons a parte Toua stesso, Kojima e Ideguchi (ed aggiungiamoci pure il paffuto manager e il crudele presidente). Insomma, una serie particolare da seguire anche solo per Toua che, a mio parere, si potrebbe classificare tra i personaggi meglio riusciti della storia dell'animazione. Ah, ho visionato anche un po' del manga e questa volta vi indirizzo senza esitazione alla versione animata.


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