La morte è un fatto che accomuna tutti gli esseri umani, indiscriminatamente; è ineluttabile e si fa vedere non in modo drastico, ma lentamente, affacciandosi nella vecchiaia dell'uomo, rovinandolo lentamente.
Nonostante sia una delle poche certezze nella vita dell'uomo (l'unica?) essa è temuta da sempre, ora nella modernità come ai vecchi tempi.
Eppure, come ci insegna anche questo anime, Casshern Sins (si legge Kyashan), la vita viene valorizzata non tanto per la sua durata, ma per le azioni e il valore che le attribuiamo.
Uno splendido anime fantascientifico, targato Madhouse Studios, è Casshern Sins: sequel della fortunata serie tominiana degli anni 70, permette di riflettere, capire e apprezzare meglio anche le piccole espressioni della vita, nonostante tutto; contornando l'opera di una buona colonna sonora e di uno stile grafico molto originale, che fa risaltare tutta la crudezza e la drammaticità dell'opera.
Casshern è il protagonista dell'anime; inizialmente si sveglia senza ricordarsi nulla, nemmeno di se stesso, in un mondo distropico, dove umani e robot convivono normalmente, che lui stesso ha contribuito a far cadere in rovina. La sua colpa infatti è di aver ucciso Luna, e con questo gesto aver dato via alla distruzione, che segna un destino di morte per ogni essere della Terra, esso sia umano o robot. Ogni essere tranne lui, Casshern, che invece diventa protagonista di una leggenda: chi si ciberà della sua carne otterrà l'immortalità. Lui tuttavia è una macchina da guerra immortale e quindi sarà costretto per questo a combattere continuamente, per sconfiggere i nemici e per capire se stesso.
La struttura dell'anime è inizialmente episodica, con il girovagare senza meta di Casshern a farla da padrone, e una interazione notevole di personaggi secondari. Alcune puntate sono delle perle assolute di bellezza e di commozione. Nella seconda parte invece si introducono quelli che sono i personaggi principali e si delinea la trama generale, che comunque rimane ottima.
Una delle migliori produzioni del 2008 e uno degli anime che più mi sento di consigliarvi, ottimo sotto tutti gli aspetti.
Nonostante sia una delle poche certezze nella vita dell'uomo (l'unica?) essa è temuta da sempre, ora nella modernità come ai vecchi tempi.
Eppure, come ci insegna anche questo anime, Casshern Sins (si legge Kyashan), la vita viene valorizzata non tanto per la sua durata, ma per le azioni e il valore che le attribuiamo.
Uno splendido anime fantascientifico, targato Madhouse Studios, è Casshern Sins: sequel della fortunata serie tominiana degli anni 70, permette di riflettere, capire e apprezzare meglio anche le piccole espressioni della vita, nonostante tutto; contornando l'opera di una buona colonna sonora e di uno stile grafico molto originale, che fa risaltare tutta la crudezza e la drammaticità dell'opera.
Casshern è il protagonista dell'anime; inizialmente si sveglia senza ricordarsi nulla, nemmeno di se stesso, in un mondo distropico, dove umani e robot convivono normalmente, che lui stesso ha contribuito a far cadere in rovina. La sua colpa infatti è di aver ucciso Luna, e con questo gesto aver dato via alla distruzione, che segna un destino di morte per ogni essere della Terra, esso sia umano o robot. Ogni essere tranne lui, Casshern, che invece diventa protagonista di una leggenda: chi si ciberà della sua carne otterrà l'immortalità. Lui tuttavia è una macchina da guerra immortale e quindi sarà costretto per questo a combattere continuamente, per sconfiggere i nemici e per capire se stesso.
La struttura dell'anime è inizialmente episodica, con il girovagare senza meta di Casshern a farla da padrone, e una interazione notevole di personaggi secondari. Alcune puntate sono delle perle assolute di bellezza e di commozione. Nella seconda parte invece si introducono quelli che sono i personaggi principali e si delinea la trama generale, che comunque rimane ottima.
Una delle migliori produzioni del 2008 e uno degli anime che più mi sento di consigliarvi, ottimo sotto tutti gli aspetti.
Voto finale: 9/10
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