domenica 4 ottobre 2009

Dogs: Bullets & Carnage

Titolo: Dogs: Bullets & Carnage
Regia:
Tatsuya Abe

Genere: Seinen, Action, Drama
Studio: David Production
Episodi: 4

In un mondo regolato dalle leggi del caos, quattro personaggi lottano per sopravvivere; sono Heine Rammsteiner, Badou Nails, Naoto Fuyumine e Mihai Mihaeroff, protagonisti di Dogs: Bullets & Carnage, una serie di 4 OAV di 15 minuti ciascuno, trasposizione della serie manga Dogs: Stray Dogs Howling in the Dark. L'omonima serie manga, Dogs: Bullets & Carnage, ne presenta invece il sequel.



Quattro storie, apparentemente divise ma destinate ad incrociarsi, ci accompagneranno in ognuno dei quattro episodi in cui vedremo quelle che sono le introduzioni di ognuno dei quattro personaggi e dei motivi e delle storie che li hanno plasmati, rendendoli guerrieri di una civiltà ormai preda del disordine, della corruzione e del deterioramento. Dai temi forti e dalle immagini pesanti e crudi (non alla Gantz o alla Elfen Lied, sia chiaro), la visione è consigliata ad un pubblico maggiorenne, e personalmente la consiglierei insieme alla lettura del manga, il quale ci permetterà di far luce sugli avvenimenti passati e futuri. La prima vicenda avrà come protagonista Mihai, in cui verrà anche mostrato un pezzo del suo passato, tornato nella sua cittadina a chiudere i conti una volta per tutte con i suoi demoni interiori. La seconda vicenda, sicuramente quella dall'aspetto più comico ed umoristico, riguarda Badou, appunto il personaggio più divertente del gruppo, ormai così dipendente dalla nicotina da scatenare un vero e proprio putiferio nei momenti di astinenza, mostrando in più un suo lato nascosto. La terza vicenda ruota attorno alla vendetta, quella premeditata da Naoto, sopravvissuta alla strage che uccise i suoi genitori e che le è stata causa di una profonda cicatrice, sia fisica che morale. La quarta vicenda, per concludere in grande, avrà come protagonista apparentemente il più importante, Heine, ma anche il "meno umano" del gruppo, alle prese con una strana ragazza e in compagnia del già citato Badou e di un prete davvero eccentrico. Insomma, un mix esplosivo in grado di soddisfare le esigenze di chi desidera trovare un gruppo affiatato, particolare e poco eterogeneo.



Spostandoci sull'aspetto tecnico, noteremo subito come non siano presenti nè opening nè ending, a parte una breve "melodia" simultanea all'apparizione del titolo, aspetto comunque da poter facilmente sorvolare e tollerare data la brevità degli episodi. Le animazioni sono molto curate, non riscontrando particolari difetti dovuti ad angolazioni repentine o a rapidi movimenti. I disegni sono di alto livello, o per lo meno rispettano molto fedelmente quelli del manga, e azzardo dicendo che sono anche più precisi e dettagliati. La trama, da come si è potuto intendere, non è unica, o sarebbe meglio dire che non è presente, dato che le quattro storie di cui vi ho parlato sono soltanto il preludio del vero inizio che, incrociando le dita, forse potremo vedere in versione animata in un futuro non molto remoto. Dalle caratteristiche dark, l'atmosfera rende merito all'impressione che l'autore del manga ha fin da subito avuto intenzione di dare, e l'alternanza di luci e ombre, in perfetto stile steampunk, risulta essere un ottimo contorno.



La serie non chiede e non pretende molto, essendo la trasposizione di una one-shot, ma la consiglio a tutti, da chi è abituato ai seinen o vuole prendersi una pausa dagli shonen a chi guarda tutt'altra roba ed è un novizio appassionato. Dai toni drammatici, l'evolversi degli eventi lascia molti punti interrogativi, e pretende, facendo leva sulla nostra curiosità, che siamo noi a fare la prima mossa ed andare dal più vicino negozio di fumetti ed acquistare i volumi dell'omonimo manga, tanto da farmi sospettare che ciò che sto recensendo sia solo una promozione pubblicitaria atta a far crescere i guadagni della casa editrice e del mangaka che ha dato vita a tutto questo (Shiro Miwa). Ma non c'è in ogni caso da sorprendersi nè da lamentarsene se comunque, alla fin fine, possiamo disporre di un prodotto corto ma allo stesso tempo appassionante, seppur poco esauriente. Devo anche ammettere che il "presunto" piano da me ipotizzato su me medesimo abbia avuto i suoi frutti, dato che ho già letto la one-shot e a breve inizierò la serie vera e propria (Dogs: Bullets & Carnage versione manga).

In conclusione, anche questa volta, non consiglio la visione del solo anime ma vi esorto ad un approfondimento con una bella lettura della sua versione cartacea che, mi auguro, sia in grado di darmi e di darvi le stesse emozioni provate con la versione animata.

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