"C'era una volta un mostro che non aveva nome. Il suo maggiore desiderio era averne uno,
allora egli si mise in viaggio per trovarlo, ma siccome il mondo era grande, il mostro si divise in due..."
Queste parole costituiscono quelle che sono le fondamenta di questo bellissimo manga che non dovrebbe mancare nella collezione di nessun appassionato e che bisognerebbe conservare con gelosia. Come Urasawa ci ha abituati, questo manga si presenta come un giallo/thriller fuori dal normale.
Inizialmente i primi volumi scorrono lisci senza troppe difficoltà e presentano in modo più che normale il protagonista e i co-protagonisti, per poi dare via ad un intreccio della storia molto ben concepito e geniale, in grado di fornire al lettore una sensazione di suspense ben oltre lo standard. Nell'arco della storia compariranno svariati personaggi, alcuni fissi ed altri no, alcuni importanti ed altri a prima vista inutili, ma anche quest'ultimi, nonostante tutto, saranno personaggi chiave in determinate situazioni.
In questo manga di difetti non ne ho trovato nemmeno uno, l'unico forse sarebbe che non è una storia adatta a tutti data la presenza di immagini crude: verranno menzionati argomenti assai delicati, come ad esempio tematiche sessuali, razzismo, abusi sui minori e l'uso della violenza sarà all'ordine del giorno. Ammetto che per quanto il protagonista sia un personaggio carismatico, non spicca come il migliore all'interno del mondo dei manga ma la storia, il pathos, il susseguirsi degli eventi, i colpi di scena, i misteri che circondano questo manga, però, sono un qualcosa di davvero incredibile. In verità ciò che più mi ha colpito è stato Johan, l'antagonista di turno per antonomasia (tranquilli, non è uno spoiler: fin dal primo volume viene detto che è lui il cattivo), mi spiego: lui è l'artefice di tutto, e contribuisce largamente a rendere questo manga il miglior titolo che abbia mai letto.
In sintesi sono rimasto pienamente soddisfatto da quest'opera, e innalzo Monster al più alto scalino del podio, ma attenzione, ribadisco che non è un titolo alla portata di tutti, in particolare per i più giovani.
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