Titolo: Eyeshield 21
Regia: Masayoshi Nishida
Genere: Shonen, Spokon
Studio: NAS, Studio Gallop
Episodi: 145 (completo)
"Arriveremo al Christmas Bowl!". È questa la frase che sentirete così spesso da immaginarvi di essere in squadra e di avere quello stesso sogno, ma ahimè, non è certo la sua realizzazione che vedrete in quest'anime, avendo il grande difetto di essere una traposizione "con le ali tarpate". Eyeshield 21 è uno spokon, ambientato nel duro mondo del football americano, in cui assisteremo alla crescita dei membri dei Devil Bats, nome del team, e verremo a conoscenza dei loro sogni, delle loro aspettative, delle loro speranze. Il protagonista è Sena, l'Eyeshield 21 del titolo, soprannome datogli dal letteralmente diabolico Hiruma per nascondere l'arma segreta dalla velocità della luce; con loro ci sono l'enorme e gentile Kurita, centro decisivo della linea del team, e il manager della squadra, Mamori, da sempre amica di Sena. Ma a contribuire alla riuscita della squadra ci sono anche Musashi, Monta, Jumonji, Koji, Togano, Yukimitsu, Komusubi, Taki, Ishimaru, il sensei Doburoku, insomma, una squadra davvero ben assortita, pronta a sfidare chiunque s'intrometta nel loro cammino.
Assisteremo all'avanzata indomita dei Devil Bats, completamente rinnovati dopo un anno di sconfitte e umiliazioni, ma sempre fedeli ai propri sogni, col cuore infuocato ed una tenacia irraggiungibile. Se gli spokon fanno centro su qualcosa, quello è sicuramente trascinarvi nell'opera, rendervi parte di essa, di farvi provare le stesse emozioni dei personaggi che in realtà osservate da dietro uno schermo, ma così caratterizzati da prendere vita anche solo per un po', per quei 145 episodi, per poi salutarli, forse con un po' di tristezza, ma in fondo con allegria.
Dal punto di vista tecnico l'anime ha l'altro enorme difetto di possedere disegni molto meno dettagliati rispetto al manga, ragion per cui viene visto quasi con disprezzo da chi è abituato alla versione cartacea, sebbene personalmente non lo ritenga un grossissimo problema essendo comunque ben lungi dalla completa insufficienza. Parlando di trasposizione "con le ali tarpate" mi riferisco al finale cui ci troveremo di fronte poco prima della fine dei 145 episodi, la semifinale del torneo di Kanto, a due incontri dal Christmas Bowl, motivo per cui ci troviamo tra le mani un anime terminato nel 2008 e un manga finito nel 2009. Questo brucia, e tantissimo, essendomi personalmente trovato a leggere il manga per poter venire a conoscenza di ciò che sarebbe successo dopo, di come quei ragazzi che ho seguito per 145 episodi avrebbero poi dato una svolta alla loro vita, giugendo alla realizzazione di se stessi e dei loro sogni. Durante tutta la visione della serie animata ci troveremo anche a "dover" guardare dei fillers, che comunque sono resi gradevoli dall'allegria collettiva della squadra, che spezza la tensione sofferta provata ad esempio durante gli attimi finali di un incontro. Parlando di pregi, non posso che essere soddisfatto dal sonoro, che negli "spokon animati" gioca un ruolo importante, essendo ciò che ascolteremo accompagnare una triste sconfitta, una brutta batosta, un entusiasmante recupero o una meritata vittoria. L'anime si articola in 5 opening e 7 ending. Inoltre, a metà di ogni episodio ci sarà un'interruzione di pochi secondi in cui verranno spiegate in un modo tanto semplice quanto esaustivo le regole base del football americano, in modo tale da aiutare chi "non mastica la lingua". Le animazioni sono ottime, sebbene abbia riscontrato qualche peggioramento momentaneo dei dettagli circa i volti dei personaggi.
Per concludere, consiglierei vivamente la visione dell'anime se fosse tutto d'un pezzo, ma ahimè, lo consiglierei solo ai veri appassionati, dopo o prima di una lettura del manga, superiore in tutti i sensi.
sabato 19 settembre 2009
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