domenica 27 settembre 2009

Nodame Cantabile

Titolo: Nodame Cantabile
Regia: Kasai Kenichi (con la partecipazione del ben noto Ikuhara)
Genere:
Comedy, Drama, Music, Romance, Slice of Life, Josei
Studio:
J.C. Staff, GENCO

Episodi:
23


Rieccoci qua con un altro meraviglioso josei da recensire. Ormai la mia sorte è segnata, questo genere di titoli non se li piglia nessun altro per paura di perdere la sua virilità, ergo mi ritrovo a recensirli io. E sono in ritardo, fra l'altro. Vabbé, l'importante è arrivare prima o poi. Quindi eccoci qua, parliamo di Nodame Cantabile.



Nodame Cantabile, mandato in onda sulla rete giapponese Fuji TV dal 12 Gennaio 2007 e conclusosi il 15 Giugno dello stesso anno per un totale di 23 episodi, si può tranquillamente ricollegare ad anime come Honey and Clover (di cui si è parlato ampiamente settimane fa), dove fondamentalmente sono i personaggi e le loro vicissitudini a fare da padroni, a discapito forse della complessità della trama, che, ancora una volta, è abbastanza lineare. E sempre per fare paragoni con Honey and Clover, i due hanno anche un'altra cosa in comune, ovvero la fascia d'età dei protagonisti. Il che, visto così, potrebbe sembrare un particolare di poco conto, se non fosse che sono proprio in quell'età dove si compiono scelte molto importanti per il proprio futuro e dove ci si ritrova tormentati da dubbi e incertezze. Ancora una volta infatti i protagonisti sono universitari, precisamente studenti di musica di un'importantissima scuola di Tokyo. Shinichi Chiaki (un ventiduenne dallo straordinario talento acquisito in anni e anni di studio) e Megumi Noda, chiamata da tutti Nodame (ragazza incomprensibile, davvero incomprensibile, che pur non capendo nulla sul piano teorico riesce comunque ad essere geniale... si, un cliché) fanno dunque da padroni sulla scena, scena dove si muovono molti altri personaggi, alcuni anche stravaganti, fra mille problemi legati al loro stesso futuro e al loro sogno di riuscire un giorno a fare musica, con tutte le difficoltà del caso (che, per chi non lo sapesse, non sono certamente poche). La trama, vista in questa maniera, potrebbe effettivamente essere molto paragonata a quella di Honey and Clover, ma sostanzialmente si tratta di due opere molto diverse. La differenza che salta subito all'occhio è la diversa atmosfera che si respira dalle due opere: mentre in Honey and Clover si notava subito la predisposizione naturale dei personaggi a filosofeggiare e lo stampo prettamente realistico delle vicende, in Nodame Cantabile si è spinti (a forza quasi, essendo Chiaki l'unico essere catalogabile come normale, come farà anche notare lui stesso) in un'atmosfera molto più scanzonata e palesemente comica (diversamente da quella “più nascosta” tipica di H&C). Ma in ogni caso anche in Nodame troveremo momenti seri, drammatici e anche romantici, rappresentati più che altro dal difficile rapporto fra Nodame e Chiaki, che rappresentano i classici “opposti che si attraggono”.

L'anime è comunque permeato di una sensibilità tutta particolare, data soprattutto dalla regia di Kasai, conosciuto, oltre che per la fantastica regia di Nodame, anche per quella di Honey and Clover o Aoi Hana, di recente messa in onda. Uno dei suoi segni di riconoscimenti, se così possiamo chiamarli, è certamente la musica dell'ending che parte prima dell'ending stessa in un crescendo, espediente che, se posso dirlo, adoro alla follia. Vi è alla regia anche il contributo di Ikuhara (La Rivoluzione di Utena, Sailor Moon) per quanto riguarda il montaggio dell'Opening e delle Ending, che considero tranquillamente fra le più riuscite (anche musicalmente, per quanto riguarda la OP). Le musiche, di Suguru Matsutani, legano perfettamente all'atmosfera dell'anime. Sono infatti perloppiù di stampo classico con motivetti orchestrali, essendo appunto un anime sulla musica classica. Opening e seconda Ending sono affidate a Suemitsu Atsushi (in collaborazione con The Suemith nel caso dell'OP e con The Nodame Orchestra per la ED) che è riuscito a creare qualcosa di musicalmente ottimo, tanto da far sì che ancora oggi la conservi nel cuore (e nell'mp3) fra le mie preferite. Decisamente dimenticabile invece la prima ED, in quanto poco ispirata.
Dal punto di vista prettamente tecnico, i disegni sono per la maggior parte di ottima fattura (seppure in certi momenti la diabolica QUALITY sia venuta a galla) e le animazioni ottime, per quanto siano poi impegnative delle animazioni di uno Slice of Life, non essendoci granché azione. Qualche puritano potrebbe forse non sopportare la CG presente per evitare di animare le mani di coloro che suonano (perché, ammettiamolo, sarebbe stato DAVVERO un lavoraccio) , in quanto sono molto frequenti appunto i primissimi piani durante i concerti. I background, come tipico della J.C. Staff, sono ottimi e puntati più su uno stile classico di disegno (ricordiamo ad esempio gli sfondi in acquerello per anime come Nabari, Loveless e Aoi Hana).


Per finire, vi ricordo che di quest'anime esistono una seconda serie (Paris Chapter), un OAV e una terza serie prevista per il Gennaio 2010. Ebbene, dimenticatevele, in quanto si tratta di prodotti assolutamente squallidi e per niente riusciti, inferiori su tutti gli aspetti alla prima, ottima, serie. Questo si può imputare probabilmente alla regia, che non è più affidata a Kasai ma all'incompetente Kon Chiaki, la quale ha diretto capolavori dell'animazione (sarcasmo, si) quali Higurashi no Naku Koro Ni, Junjou Romantica e il recentissimo Umineko, che classificherei tranquillamente come Squallidume del 2009. Ergo, nel caso foste veramente interessati ai risvolti futuri di Nodame, vi consiglio di ripiegare sul manga (il prodotto originale) di Tomoko Ninomiya, che pur perdendo quella sensibilità donata da Kasai riesce comunque ad essere un'ottima opera.

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