domenica 31 gennaio 2010

Major

Titolo: Major
Regia: Kasai Kenichi
Genere: Spokon, Drama, Comedy, Shounen
Studio: Studio Hibari
Episodi: 100+

Major è un anime tratto dall'epopea sportiva di Takuya Mitsuda, ancora in produzione dal 1994, il che ha appunto permesso alla serie animata di essere molto longeva, come i classici spokon a cui siamo abituati dai tempi di Captain Tsubasa.



L'anime gira intorno a Goro Honda, figlio di un giocatore professionistico di baseball, Shigeharu Honda. Goro deciderà di entrare e far parte di quel mondo e di perseguire il suo obiettivo: giocare nella Major League (lega professionistica di baseball nordamericana, nonchè massima aspirazione per ogni giocatore di baseball). Per farlo, dovrà però allenarsi molto, partire dal basso e non mollare mai. Da sottolineare anche l'apparizione di amici e rivali durante il suo cammino, molti dei quali stupendamente caratterizzati.



L'anime è diviso in più serie (5 per ora, ma è confermata una sesta serie per Aprile di quest'anno), ciascuna con 25/26 episodi, che sono generalmente ambientate ognuna in un periodo di tempo ben preciso, che può spaziare da molti anni rispetto alla precedente (come per la seconda stagione rispetto alla prima) o poche settimane (come per la quinta stagione rispetto alla quarta). Ci accorgiamo inoltre che ognuna delle serie mette insieme alcuni avvenimenti e ne determina il filone principale, in modo da ritrovarci con varie situazioni e con determinati obiettivi che i protagonisti dovranno raggiungere (per capirci nella prima serie l'obiettivo di Goro è vincere la Little League, ma nella seconda, ambientata parecchi anni dopo, sarà entrare in una prestigiosa squadra liceale). Per quanto riguarda l'aspetto tecnico l'anime ha un graduale sviluppo: notiamo nella prima serie un disegno grezzo, influenzato ovviamente dal periodo, che durante il corso delle altre si perfezionerà, fino a raggiungere un ottimo standard nella quarta e nella quinta (guardare immagini delle prime serie dopo aver concluso la quinta vi fa rendere davvero conto dei passi da gigante effettuati nel corso del tempo). Per quanto riguarda le animazioni, il discorso è molto simile, oltretutto è sempre un aspetto coccolato in questo genere di anime, dato che il baseball è azione pura. Il sonoro è decisamente adatto, ma non spicca tra i migliori, risulta gradevole e nulla più (però sarete felici di sapere che manca il solito commentatore che vi tritura i maroni per ogni sputo o caduta degli assistenti arbitri).



Ovviamente ve lo consiglio, non solo per la serie in sè, ma anche per quel meraviglioso sport che è il baseball, qui realizzato benissimo e realisticamente (senza siluroni e laser al plasma insomma). Oltretutto vi farà emozionare, altrochè se lo farà, anche con semplici strette di mano fra compagni. Poi ci tengo a precisare che non vi trovate tra le mani uno spokon scontato dove il protagonista vince sempre, anzi, l'autore su questo ha elaborato uno schema complessivo coi fiocchi, pieno di situazioni e risultati imprevedibili.

0 commenti:

Posta un commento